Enrico Cecchetti e la sua danza razionale
Enrico Cecchetti fu un grande maestro, coreografo e ballerino italiano riconosciuto in tutta l’Europa, lavorò in Germania, Russia, Inghilterra e naturalmente in Italia e divenne famoso per la sua profonda sensibilità e maestria nello sviluppo delle sue opere.
Cecchetti lavorò dal 1925 al 28 (anno della sua dipartita) presso il Teatro alla Scala di Milano come direttore della scuola di danza medesima principalmente grazie alle sue doti di insegnante, si suppone infatti che fosse molto preparato e sapiente nelle correzioni e nell’instradamento dei suoi danzatori allievi, riconosciuto tra i migliori maestri di sempre.
E’ però nel periodo dopo la sua morte che venne altrettanto conosciuto sotto l’aspetto del suo stile di insegnamento, accorpato a quello di tanti altri prestigiosi insegnanti storici tutti facenti parte e provenienti dalla stessa formazione scaligera come Teresa Battaggi, Giuliana Penzi e molti altri ancora.
Egli viene ricordato soprattutto per essere stato autore indiscusso di un rivoluzionario metodo basato sulla programmazione didattica degli artisti danzatori e musicisti e non solo, un metodo completamente razionale che venne poi inoltre riportato in importanti testi ed infine pubblicato per intero in Gran Bretagna dal 1922, grazie ad alcuni dei suoi più importanti allievi divenuti famosi e che continuarono ad utilizzare il suddetto metodo di insegnamento ed a divulgarne la grande funzionalità in ambito dello studio accademico.
Il metodo di Enrico Cecchetti era composto da livelli e suddiviso per giorni con diverse attività di studio o temi lavorativi a seconda del giorno della settimana specifico, il tutto con il solo obiettivo univoco di riuscire a donare all’allievo la miglior preparazione danzaria possibile, completa e dettagliata nei confronti di tutti gli aspetti teorici e pratici, anche di quelli più nascosti, che compongono nel loro insieme tutta la danza del balletto classico.
Cecchetti riuscì inoltre ad essere un esempio di insegnamento e permanere anche dopo la sua morte, nei metodi scolastici del balletto russo e delle relative sue ballerine, che ebbero il privilegio di conoscerlo mentre egli venne proclamato insegnante presso i Teatri Imperiali e la scuola di balletto di San Pietroburgo.
Negli anni a seguire ballerine famose come Agrippina Vaganova (1879-1951) utilizzarono gran parte dell’eredità del metodo del maestro, riutilizzando ed assorbendo presso la stessa scuola di San Pietroburgo, alcuni dei fattori ed aspetti più rilevanti della metodologia di Cecchetti, in particolare all’interno della metodologia didattica dell’accademia russa.