Le vesti storiche adottate per danzare a corte
Fino ai tempi più recenti non esistevano affatto abiti tecnici, comodi e creati appositamente per la danza, non erano vestiti disegnati per assecondare al meglio il movimento atletico dei ballerini in scena.
I movimenti di braccia, gambe e schiena venivano infatti, spesso e volentieri, oltremodo ostacolati dai vecchi costumi di scena del balletto classico.
Presso i palazzi reali si adottavano vesti per il ballo, molto più inclini alla preoccupazione estetica piuttosto che a quella ergonomica.
Gli ornamenti dei costumi e gli accessori erano tutti oggetti di abbellimento, tutti molto preziosi, che a prescindere dalla loro forma o peso venivano indossati per accompagnare l’abito.
Esclusivamente per le coreografie svolte a teatro la situazione cambiava, ma solo superficialmente, perché queste esibizioni spettacolari venivano comunque rese tali anche dai tipi di costumi adottati, sempre inerenti alla forma di moda dell’epoca; per fortuna in queste situazioni vi era un maggior accorgimento nel non utilizzare vesti troppo smisurate che potevano quindi intralciare i passi del danzatore.
Durante il lungo periodo dei balli di corte, dunque, il recupero filologico delle vesti e dell’abbigliamento generico del passato non era ancora stato preso in considerazione. Pertanto se qualsiasi sovrano interpretava durante un balletto un personaggio divino, questo personaggio agli occhi del pubblico appariva come un normale aristocratico o reale dell’epoca, ma accompagnato da oggetti e strumenti di scena per distinguerlo da una classica giornata cortigiana.
Erano dunque gli oggetti e gli ornamenti a distinguere un nobile danzatore da un normale nobile di palazzo.
Nella storia del balletto europeo, anche le scarpe assunsero un capitolo molto importante.
Prima di giungere alla classiche calzature utilizzate per la danza come le punte, anche qui a farla da padrona era sempre la moda del tempo.
Dal periodo rinascimentale a quello barocco, l’esecuzione di passi particolari o gestualità corporee, veniva messa a dura prova proprio dalle scarpe utilizzate, che il più delle volte risultavano essere un vero e proprio ostacolo tecnico di base.
Le danze antiche, venivano in certi case svolte o formate su misura dei modelli di abbigliamento e dei limiti tecnici che questi determinavano, piuttosto che il contrario.
Soprattutto presso le corti, quando la danza passa dalle piazze a palazzo reale, i danzatori erano imbrigliati in modelli di scomodità mai vista prima di quel momento, creati per mezzo di stoffe e materiali si pregiati ma al contempo assai pesanti.
Molte calzature femminili includevano addirittura i tacchi, erano poco malleabili, non si adattavano ai piedi ed erano identiche a quelle utilizzate dalla nobiltà per passeggiare o per danzare cose molto più solenni e pratiche come il tranquillo minuetto.